CINA & TIBET

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Descrizione

Con un’altitudine media che supera i quattromila metri, l’altopiano del Tibet è chiamato il “tetto del mondo“. È anche una delle regioni più isolate, circondato su tre lati da alcune delle catene montuose più alte del pianeta: il Kunlun e il Tanggula a nord, il Karakorum a ovest e l’Himalaya a sud. Da sempre esercita una forte attrazione sui viaggiatori, anche per via dei maestosi paesaggi ma soprattutto per la coinvolgente spiritualità che contamina i centri abitati. Lhasa è la Città Proibita dove risiedeva il Dalai Lama. I tibetani vivono da nomadi, seguendo i greggi di pecore e capre o le mandrie di yak, i buoi locali. Soprattutto al sud, perché al nord, al contrario, il territorio è prevalentemente arido, desertico e disabitato. Decisamente travagliata è la storia della regione, con periodi alternati di lotte e dominazioni mongole e cinesi. Lhasa, la capitale, è la città sacra del buddismo tibetano e lo si capisce appena ci si trova di fronte all’imponente Palazzo del Potala, una grande fortezza che domina il centro e la valle. Per arrivarci si deve salire fino a 3.658 metri. All’interno del palazzo abitava il Dalai Lama, la massima autorità religiosa del Tibet, in mezzo a più di mille stanze, distribuite su tredici piani. Le colonne che sorreggono i soffitti sono più di 15mila: un gioiello di architettura insieme a sale da cerimonia, cappelle, enormi Buddha e sale dove sono sepolti i Dalai Lama. Altrettanta spiritualità si respira attorno al tempio di Jokhang e ai suoi affascinanti tetti dorati a pagoda. L’atmosfera è tipicamente medievale, con decine e decine di pellegrini che percorrono il Barkhor – il percorso sacro che circonda il tempio – compiendo rituali di preghiera, prostrandosi a terra e battendo la fronte contro il terreno. Anche chi non crede rimane colpito dal trasporto emotivo dei fedeli. Superare l’ingresso del Jokhang, assieme agli altri fedeli buddhisti, è un’esperienza unica: all’interno si passeggia in un cortile principale circondato da edifici sacri e cappelle. Dove si può ammirare il Buddha Jobo, una statua dorata e riccamente adornata di gioielli e nastri di seta. Tra un corridoio e l’altro si vedono ruote delle preghiere, statue di Buddha avvolte nella penombra, centinaia di lumini al burro di yak accesi dai pellegrini. Appena fuori dalla città spicca il Norbulingkha, la residenza estiva del Dalai Lama. All’interno, nel Palazzo d’Estate, si trovano numerosi dipinti murali.

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